Voucher lavoro, concluso il ciclo informativo di Confcommercio parla Stefani: "Strumento da modificare"Si è chiuso il ciclo di quattro incontri informativi che Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara ha organizzato e svolto nei giorni scorsi nelle proprie sedi di Lucca, Castelnuovo Garfagnana, Viareggio e Massa.Incontri, questi, rivolti alle proprie aziende associate e mirate a fornire informazioni sulle principali novità varate dal Governo in merito allo strumento dei voucher lavorativi. Diverse decine gli imprenditori che hanno preso a questi incontri, che hanno visto nelle vesti di relatori i referenti di Confcommercio Luca Dini e Simone Bini. Al termine del ciclo, è il vicepresidente dell’associazione nonché componente della giunta nazionale di di Fipe (una delle federazioni maggiormente coinvolte nell’utilizzo dei voucher) Benedetto Stefani a tracciarne un bilancio:“Questi quattro incontri – afferma – hanno messo in evidenza alcuni aspetti certamente positivi: mi riferisco all’attenzione e al tempo stesso alla preparazione degli imprenditori, che hanno partecipato in modo attivo ponendo domande e presentando osservazioni e dubbi su questo rinnovato strumento normativo”. “Ed è proprio grazie agli interventi dei nostri associati – prosegue Stefani – che abbiamo potuto rilevare uno scontento marcato nei confronti di uno strumento che, allo stato attuale, presenta vincoli troppo stringenti che a nostro avviso porteranno la maggior parte delle aziende a non utilizzarlo, preferendo magari i contratti a chiamata. Mi riferisco ad esempio al tetto massimo di 200 ore settimanali del proprio personale, superato il quale un’azienda non può utilizzare i voucher. O al limite minimo di 4 ore lavorative per il quale i voucher stessi vanno utilizzati. Ma di aspetti da migliorare e render più flessibili ce ne sono molti a nostro avviso, come ad esempio l’attivazione di questo strumento, certamente più semplice in precedenza attraverso il ricorso alle tabaccherie, soprattutto per chi abbia poca dimestichezza con internet”.“Ecco perché – termina Stefani – come Fipe nazionale cercheremo di aprire un tavolo di confronto col Governo: i voucher lavorativi servono, ma vanno rivisti ripartendo dalla attuale base”.