Utilizzo degli acquedotti pubblici per le piscine, obbligo di comunicazione al gestore ma senza vincoli di dataLo scorso 5 marzo Confcommercio aveva annunciato di aver preso parte al primo incontro indetto dall'autorità idrica regionale per l'uso dell'acqua potabile erogata dai pubblici acquedotti per le piscine ad uso natatorio delle strutture ricettive. Riunione, quella, che si era conclusa con l'indicazione di una data - quella del 31 marzo di ogni anno . entro la quale le imprese avrebbero dovuto chiedere, attraverso invio di apposito modulo, ai gestori competente per territorio di usufruire dell'acqua del pubblico acquedotto per il funzionamento (riempimento e rabbocchi) della piscina.Dopo richiesta di proroga a data da definirsi stilata in data 12 marzo u.s. da parte delle associazioni di categoria tra cui anche Confcommercio, tale termine viene adesso revocato: resterà per le imprese l'obbligo di comunicazione al gestore di riferimento degli acquedotti pubblici, ma senza vincolo di data.Le piscine di proprietà pubblica o privata, destinate ad un'utenza pubblica ed inserite quindi in strutture adibite ad attività turistico alberghiera o agrituristiche o ricettive possono usare l'acqua del pubblico acquedotto. Non la possono usare le piscine private. E' fatto comunque obbligo di concordare modalità e tempi di riempimento con il soggetto gestore del servizio idrico integrato. A tale scopo, l'Autorità Idrica Toscana ha stabilito modalità e termini procedimentali da seguire per ottenere la deroga al divieto: Tutte le informazioni utili sono comunque presenti sul sito www.autoritaidrica.toscana.it Riferimenti: Geometra Andrea Romano: a.romano@autoritaidrica.toscana.it - info@autoritaidrica.toscana.it Geometra Carrai: Tel. 055 263291 / m.carrai@autoritaidrica.it