Stop alle tasse, prestiti garantiti e riduzione delle commissioni bancarie: le richieste di FIpe ristoratori alla politica locale e regionaleRiunione in videoconferenza questa mattina (giovedì) fra i rappresentanti del sindacato provinciale Fipe ristoratori Confcommercio Lucca guidati dal presidente Benedetto Stefani, i consiglieri regionali della Lucchesia – in ordine alfabetico - Vittorio Fantozzi, Valentina Mercanti, Elisa Montemagni e Mario Puppa, e l’assessore alle attività produttive del Comune di Lucca Chiara Martini. L’incontro era stato richiesto dal sindacato per esporre ai consiglieri e all’assessore una serie di proposte/richieste, affinché se ne facciano poi a loro volta interpreti all’interno dei rispettivi enti di appartenenza. Proposte/richieste che naturalmente prendono il via dalla drammatica situazione economica in cui versano gli imprenditori del settore, uno dei più colpiti dall’emergenza sanitaria. Tanti i temi toccati a partire dalla tariffa per la raccolta dei rifiuti (di competenza comunale), per la quale è stata presentata una richiesta di sgravio e rimodulazione della tariffa, basata sull'applicazione del costo effettivo rispetto al peso dei rifiuti prodotti. Una proposta, questa, non solo per il futuro, ma anche per questi mesi: dopo la chiusura totale durante il lockdown, infatti, i ristoranti sono nuovamente fermi da settimane, inizialmente dal pomeriggio in poi e adesso in modo totale. Sempre in materia di tasse e utenze, i ristoratori hanno chiesto la cancellazione di tutti i balzelli di competenza regionale per il 2021. Altri argomenti toccati sono stati le richieste di istituire prestiti a tasso garantito dallo Stato, con innalzamento del periodo di rateizzazione a 10 anni e un lavoro di “pressing” sulla Abi – l’Associazione bancaria italiana – per la riduzione delle commissioni bancarie sulle transazioni, a maggior ragione alle luce di una politica nazionale mirata a disincentivare l’utilizzo del contante. Fipe ringrazia indistintamente tutti i rappresentanti politici intervenuti alla videoconferenza, a prescindere dal colore politico, per aver compreso la gravità della situazione in cui versa il settore della ristorazione. Al tempo stesso attende adesso l’attuazione di misure economiche incisive che permettano alle imprese colpite di sopravvivere a questa fase emergenziale senza precedenti.