Stoo ai negozi "non necessari", ma vendita dei loro stessi articoli nei supermercati: la Regione fermi questa ingiustiziaChiede interventi urgenti al governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara, per porre fine ad una serie di disparità che in questi primi giorni di “zona rossa” stanno emergendo in tutta la loro gravità e a esclusivo vantaggio della grande distribuzione. “In queste ore – si legge in una nota dell’associazione – molti nostri iscritti ci stanno contattando per segnalare una situazione sulla quale la Regione Toscana ha il potere e il dovere di intervenire al più presto con una ordinanza ad hoc. Parliamo della possibilità concessa ad oggi ai supermercati di vendere tutta una serie di articoli da regalo o addobbi natalizi negata invece ai negozi tradizionali che si occupino di vendere proprio quel tipo di articolo”. “Un paradosso assurdo – prosegue Confcommercio -: si chiudono negozi considerati “non necessari” e si consente ad attività della grande distribuzione, che restano aperte perché vendono beni necessari come ad esempio gli alimenti e le bevande, di approfittarne anche per vendere altro. Questa disparità di trattamento è a nostro avviso vergognosa: al governatore Giani chiediamo pertanto di intervenire subito per fermare questa disparità di trattamento che peraltro era già stata regolamentata lo scorso marzo in occasione del primo lockdown. E se non si può consentire per adesso la riapertura dei negozi tradizionali che vendano prodotti considerati non necessari, quantomeno che se ne vieti da subito la vendita ai supermercati”.