Home Piano della sosta, incontro col sindaco Tambellini. Nel 2019 chiusure record di negozi in centro storico

Piano della sosta, incontro col sindaco Tambellini. Nel 2019 chiusure record di negozi in centro storico

Confcommercio e la sua Commissione Città di Lucca avevano chiesto qualche giorno fa un incontro al sindaco Alessandro Tambellini, per portare direttamente all’attenzione del primo cittadino l’enorme preoccupazione che il tessuto imprenditoriale sta vivendo da mesi a causa del nuovo piano della sosta e della mobilità in centro storico – ma non solo di quello - a cui l’amministrazione comunale sta lavorando.

L’incontro in questione si è svolto nella tarda mattinata di ieri (mercoledì) a Palazzo Orsetti, alla presenza dello stesso Tambellini e di una delegazione formata dal presidente Ademaro Cordoni e del direttore Rodolfo Pasquini, per Confcommercio; del presidente Giovanni Martini, del vicepresidente Alberto Venga e dei rappresentanti di zona Iliana Nutini e Samin Sanai, per la Commissione; dal ristoratore Giuliano Pacini, in qualità di voce storica e autorevole del commercio cittadino. La delegazione si è fatta interprete una volta di più di un grido d’allarme enorme e diffuso per le ricadute che il piano – nella sua attuale stesura – avrebbe per il commercio e per il mondo del lavoro cittadino. Un grido d’allarme senza precedenti, che mai come prima in passato vede uniti e sullo stesso piano strutture storicamente contrapposte fra loro come associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, tutti concordi nel dichiarare drammaticamente a rischio gli oltre 4 mila posti di lavoro che il tessuto imprenditoriale del centro storico offre oggi fra titolari delle aziende e loro collaboratori. E un grido di allarme che arriva al culmine di anni di scelte scellerate e sbagliate.

“Al primo cittadino – si legge in una nota congiunta di Confcommercio e Commissione – sono state sottoposte le corpose e dettagliate osservazioni contenute nella lettera indirizzata nei tempi indicati del 24 gennaio scorso agli assessori Gabriele Bove e Celestino Marchini, dove si passano in rassegna una ad una tutte le enormi criticità di natura generale e specifiche di un piano sbagliato nella sua filosofia e di conseguenza nei suoi provvedimenti zona per zona, a tutto svantaggio delle attività imprenditoriali e incapace di offrire un solo posto a stallo blu in più di quelli attualmente esistenti e già oggi del tutto insufficienti visto che in questi anni di parcheggi a pagamento in realtà ne sono stati tolti a centinaia, due esempi su tutti piazzale Boccherini e la ex caserma Lorenzini”.

“Al sindaco Tambellini – prosegue la nota – è stata ribadita la netta contrarietà rispetto a un piano che, anziché alleviare il cronico problema di accessibilità al centro storico per i non residenti che ha preso corpo circa 9 anni fa con l’introduzione dei varchi telematici voluta dalla precedente amministrazione di centrodestra, lo andrebbe ad aggravare ulteriormente, assestando di fatto un colpo mortale e decisivo alla sopravvivenza del commercio all’interno della Mura”.

“A tale proposito – insistono Confcommercio e Commissione – fanno riflettere i dati sulle chiusure delle attività a Lucca nel 2019, illustrati sul portale telematico Telemaco, che indicano nel centro storico l’area che abbia registrato il maggior numero di chiusure, addirittura 267 in un solo anno. Una conferma evidente di quanto andiamo dicendo da tempo e che smentisce in modo inequivocabile le bizzarre affermazioni apparse nelle settimane scorse sugli organi di stampa a firma di presunti comitati (composti non si sa da chi) e alcuni esponenti politici, che cercavano di spiegare come il problema del commercio lucchese non fosse in alcun modo collegato all’accessibilità”.

“Il fatto che ci sia un saldo positivo fra aperture e chiusure di attività – termina la nota – non è affatto indice di un periodo florido per l’imprenditoria, ma purtroppo è solo il segnale di molte persone che ancora oggi provano ad aprire un’attività, salvo poi trovarsi costrette a chiuderla magari pochi mesi dopo”.