Parte la raccolta di firme contro il piano della sosta e mobilità; il 25 incontro con l'assessore BoveGli uffici di Confcommercio hanno predisposto e iniziato a consegnare i moduli per la raccolta delle firme contro l’attuale stesura del nuovo piano della sosta e della mobilità a cui sta lavorando l’amministrazione comunale. Una iniziativa, questa, che segue la lettera con le osservazioni protocollata pochi giorni fa in Comune e dà seguito a quanto deciso nel corso dell’assemblea pubblica organizzata da Confcommercio e alla sua Commissione Città di Lucca lo scorso martedì 10 settembre a Palazzo Sani. L’associazione procede dunque spedita con questo primo step nell’ambito di quel percorso deciso e condiviso la scorsa settimana con gli imprenditori lucchesi – del centro storico, ma anche dei principali quartieri della prima periferia -, i primi che si troverebbero costretti a pagare le conseguenze di un piano, nella sua attuale stesura, dalle ricadute gravissime per le aziende del territorio in termini di sosta, flussi di traffico e accessibilità. Dopo la richiesta presentata nei giorni scorsi sia con la lettera ufficiale all’amministrazione comunale, sia a mezzo stampa, Confcommercio ha ottenuto da parte dell’assessore Gabriele Bove un incontro con i rappresentanti della Commissione Città di Lucca che si terrà mercoledì 25 settembre alle 14,30 a Palazzo Orsetti: l’associazione auspica che esso rappresenti l’inizio di una nuova fase basata su una concertazione reale su una questione che non può non essere condivisa con gli imprenditori. Al tempo stesso, Confcommercio intende riepilogare oggi il percorso che ha portato a intraprendere azioni di protesta nei confronti del progetto portato avanti dall’amministrazione comunale, giunto dopo anni in cui il centro storico è stato impoverito di parcheggi per i non residenti (si pensi alla ex caserma Lorenzini e a piazzale Boccherini, tanto per citare due esempi), senza che ne sia stato rimpiazzato uno solo di essi cosicché già oggi appare molto complicato posteggiare l’auto per i non residenti che intendono recarsi in città. Sin da quando sono state rese note le prime bozze del piano, durante l’estate, nel corso delle riunioni della Commissione Città di Lucca con l’assessore Bove i commercianti presenti hanno espresso timori e perplessità per le possibili ricadute del progetto. Timori e perplessità che sono poi diventati una forte contrarietà nel momento in cui sono saltate fuori le “famose” 16 pagine del progetto inizialmente non rese pubbliche dall’amministrazione e nelle quali si parla, fra i punti salienti, della introduzione di due nuovi varchi telematici e di rendere promiscui 950 posti oggi a stallo blu. E una forte contrarietà che è stata ribadita a gran voce dalle decine di imprenditori presenti all’incontro di martedì scorso a Palazzo Sani: la linea odierna di Confcommercio è frutto non di divisioni interne inesistenti, ma di un percorso democratico e partecipativo basato sull’ascolto dei propri associati, oltre che di un comportamento poco chiaro dell’amministrazione in fase di divulgazione della stesura attuale del progetto. Confcommercio non intende in alcun modo riproporre il ritorno delle auto all’interno dell’area pedonale, ma è invece seriamente preoccupata per le possibili ricadute di un piano che – nella sua versione attuale – renderebbe ancor più inaccessibile il centro storico più di quanto non lo sia già adesso, con ripercussioni anche per la periferia. L’augurio è che dall’incontro del 25 settembre si possa ripartire con un percorso condiviso che veda finalmente coinvolti sul serio gli imprenditori, visto che quello in ballo è un progetto che avrà ripercussioni decisive sul futuro dell’intero tessuto economico lucchese.