Moratoria sui ristoranti, Stefani: “Ritardi e lungaggini burocratiche incomprensibili, siamo molto preoccupati”Torna a prendere la parola Benedetto Stefani, presidente provinciale di Fipe ristoratori Confcommercio Lucca, in merito alla questione della moratoria che il sindacato chiede da tempo al Comune di Lucca di estendere anche alla categoria della ristorazione.“Le motivazioni della nostra richiesta – afferma Stefani – sono note da tempo, ma giova ricordarle una volta di più, vista l’importanza della questione in ballo. Negli ultimi anni Lucca ha conosciuto una crescita esponenziale delle attività di ristorazione, che hanno prodotto una offerta del tutto sproporzionata rispetto alla reale domanda, con ricadute molto negative – si guardi bene – non per ristoranti consolidati e strutturati, ma per attività di più recente apertura e capacità ridotte, che si sono viste costrette a chiudere i battenti. La nostra richiesta, dunque, non è difesa corporativa di una categoria, come qualcuno sostiene, ma nasce soprattutto a tutela dei piccoli imprenditori”.“Le aperture indiscriminate – aggiunge Stefani – hanno prodotto e stanno producendo gravi danni all’immagine della cucina tipica lucchese, alla qualità del nostro settore e al decoro stesso della città, sempre più somigliante ad un vero e proprio mangificio. Ecco perché quando diversi mesi fa l’amministrazione comunale ha annunciato che la moratoria per i ristoranti sarebbe stata portata in approvazione nel giro di poco tempo, siamo stati ben lieti di vedere come la nostra richiesta fosse stata presa in considerazione”.“Oggi – insiste Stefani -, a mesi di distanza, siamo costretti a registrare come quegli annunci abbiano prodotto sinora soltanto una lunga serie di rinvii e lungaggini burocratici, senza che si intraveda anche solo lontanamente la parola fine su questa vicenda. Lungaggini di cui, in tutta onestà, facciamo fatica a capire le ragioni, visto non solo il fatto che il Comune sembrava già mesi fa ad un passo dal completamento dell’iter, ma visto anche un parere del Tar della Toscana dello scorso dicembre che, respingendo un ricorso di Federdistribuzione su un analogo provvedimento già adottato dal Comune di Firenze, aveva di fatto spianato la strada al Comune di Lucca”.“Nel frattempo – termina Stefani – le attività di somministrazione alimentate continuano a proliferare, aumentando a dismisura le problematiche esposte in premessa. Siamo preoccupati, molto preoccupati”.