Misure straordinarie per le imprese, appelli all'unisono di Confcommercio ai Comuni di Lucchesia, Versilia e Massa CarraraSono misure che Confcommercio giudica insufficienti, quelle rose note questo pomeriggio dal Comune di Lucca in materia tributaria a sostegno delle attività economiche. “Il trascorrere dei giorni – si legge in una nota dell’associazione – e l’accavallarsi di notizie che raccontano un quadro sempre più problematico in tutta Italia legato all’emergenza coronavirus, allontanano e rendono più che mai incerti i tempi di ritorno alla normalità. Stiamo vivendo, ormai è chiaro a tutti, una situazione sanitaria, sociale ed economica senza precedenti nella storia della nostra Repubblica, e questo rende doverose misure altrettanto straordinarie a sostegno dell’intero tessuto produttivo, lucchese e non solo. Chiedere oggi il rispetto della scadenza relativa al pagamento della Tari appare una scelta incomprensibile e fuori dalla realtà con cui devono convivere centinaia e centinaia di attività costrette da giorni, per sacrosante ragioni di natura sanitaria, a rimanere chiuse. Fino a quando non si sa. Ecco perché, visto anche l’annuncio del Comune dove si dice che non sono previste more o interessi per coloro che non potranno pagare nei tempi indicati, suggeriamo ai nostri imprenditori di mantenere le proprie liquidità disponibili per le tante emergenze di questo momento e gli impegni già presi come ad esempio il pagamento degli stipendi o altro, in attesa anche delle disposizioni del Governo in parte appena annunciate e in parte previste ad aprile”. “Il ragionamento – termina la nota -, naturalmente, non vale solo per Lucca, ma anche per tutti gli altri territori della Lucchesia , dalle Valle del Serchio alla Piana". Ma Confcommercio chiede misure forti e concrete a sostegno delle imprese Confcommercio anche ai Comuni di Massa e di Carrara. “Il trascorrere dei giorni – affermano il presidente provinciale dell’associazione Giuseppe Pieretti e la vicepresidente Nadia Cavazzini – e l’accavallarsi di notizie che raccontano un quadro sempre più problematico in tutta Italia legato all’emergenza coronavirus, allontanano e rendono più che mai incerti i tempi di ritorno alla normalità. Stiamo vivendo, ormai è chiaro a tutti, una situazione sanitaria, sociale ed economica senza precedenti nella storia della nostra Repubblica, e questo rende doverose misure altrettanto straordinarie a sostegno dell’intero tessuto produttivo, massese e non solo”. “Da parte nostra – proseguono Pieretti e Cavazzini - chiediamo che i Comuni intervengano verso Gaia ed Enel, gestori dei servizi idrico ed elettrico, per la sospensione delle bollette e l’annullamento delle spese fisse per le attività che causa forza maggiore hanno dovuto chiudere nel rispetto delle normative governative in materia di contrasto alla diffusione del virus. Come già detto nei giorni scorsi, rinnoviamo inoltre l’appello alle amministrazioni - già presentato telefonicamente a Massa anche all’assessore Pierlio Baratta che si è detto favorevole a discuterne - e ai cittadini proprietari di immobili concessi in locazione affinché abbiano comprensione per le attività costrette a chiudere che non hanno pagato il canone. Al tempo stesso domandiamo ai sindaci di prevedere un documento di accordo “salva attività commerciali”, all’interno del quale sia prevista la possibilità di spalmare su 12 mensilità i canoni di marzo e aprile, accordando a chi lo vorrà sottoscrivere uno sconto su Tari o altri tributi locali”. “Ricordiamo – terminano i due esponenti di Confcommercio - che l’80 per cento delle attività commerciali delle nostre città sono in locazione e con questa forte crisi rischiano di non riaprire. Lanciamo quindi un accorato appello alle amministrazioni comunali affinché sostengano queste due importanti iniziative”. Invito infine anche da Confcommercio Versilia a tutti i Comuni del territorio a mettere in atto misure straordinarie per il sostegno delle attività economiche in questo periodo di emergenza. “Il trascorrere dei giorni - si legge in una nota dell'associazione - e l'accavallarsi di notizie che raccontano un quadro sempre più problematico in tutta Italia legato all'emergenza coronavirus, allontanano e rendono più che mai incerti i tempi di ritorno alla normalità. Stiamo vivendo, ormai è chiaro a tutti, una situazione sanitaria, sociale ed economica senza precedenti nella storia della nostra Repubblica, e questo rende doverose misure altrettanto straordinarie a sostegno dell'intero tessuto produttivo versiliese. Chiedere il rispetto della scadenze relativa al pagamento dei tributi locali sarebbe un sacrificio non sopportabile per le imprese costrette da giorni, per sacrosante ragioni di natura sanitaria, a rimanere chiuse, fino a quando non si sa. Ecco perché suggeriamo ai nostri imprenditori di mantenere le proprie liquidità disponibili per le tante emergenze di questo momento e gli impegni già presi come ad esempio il pagamento degli stipendi o altro, in attesa anche delle disposizioni del Governo in parte appena annunciate e in parte previste ad aprile”. “Nel frattempo-- termina la nota - auspichiamo che le Amministrazioni siano coraggiose nel prevedere interventi a sostegno delle attività, prevedendo annullamenti di alcune rate e non meri rinvii, perché purtroppo a livello di incassi quello che è perso è perso e non sarà recuperabile, nemmeno in tempi lunghi”.