Mercato ambulante alle Tagliate, Martini: "Un fallimento annunciato"“I problemi attuali del mercato ambulante bisettimanale sono soltanto la logica e inevitabile conseguenza di una scelta oggettivamente sbagliata di spostarlo dall’interno della città all’area delle Tagliate. Una decisione alla quale, unica associazione a farlo, ci eravamo opposti a suo tempo in tutti i modi possibili”. Così Giovanni Martini, presidente della Commissione Città di Lucca di Confcommercio interviene su un tema del quale si discute molto in questi giorni. “All’epoca – afferma Martini – Confcommercio e la allora Commissione centro storico avevano espresso in tutte le sedi possibili le ragioni del no allo spostamento del mercato nella attuale sede, scomoda da raggiungere per le persone sprovviste di auto, esposta eccessivamente agli eventi atmosferici e soprattutto scollegata da qualsiasi tipo di tessuto commerciale interno e esterno alla città”. “Se all’epoca – prosegue Martini - le associazioni di categoria fossero state compatte nell’opporsi allo spostamento del mercato alle Tagliate forse avrebbero ottenuto il risultato. Invece a dire no con forza e chiarezza e senza barattare compromessi, tanto da essere attaccati da qualcuno, fummo soltanto noi, mentre altri accettavano lo spostamento pensando ad elementi poi rivelatisi del tutto inutili come l’assegnazione dei posteggi, la realizzazione di bagni pubblici e altro. Posizioni, quelle di altre associazioni, con tanto di documenti inviati all’amministrazione comunale, sulle quali oggi si trovano costrette a fare marcia indietro ammettendo l’esistenza di gravi problematiche per il mercato attuale”. “Adesso però – insiste il presidente della Commissione Città di Lucca – è inutile piangere sul latte versato: servono invece idee concrete e attuabili per rilanciarlo, questo mercato. Il primo passo da fare è una ricognizione esatta su quante siano le attività ancora operanti all’interno del mercato e le metrature occupate, dopo di che con elementi tecnici precisi in mano procedere alla individuazione di una nuova sede. La nostra idea è che spostarlo sopra le Mura sarebbe un’operazione commercialmente inutile. A suo tempo avevamo proposto di “allungare” il mercato da via dei Bacchettoni a via della Quarquonia, fino a piazza San Francesco. Ma lanciamo un’altra ipotesi: quella di un mercato “itinerante”, che abbia diverse sedi a seconda del giorno – magari una al mercoledì e l’altra al sabato -, così da coinvolgere più zone del centro storico, dalla nord alla sud e dalla est alla ovest. La nostra idea, insomma, è quella di un mercato che torni a vivere con la città e per la città, tenendo conto della nuovi normative in materia di sicurezza e dell’attuale numero di banchi che ne fanno parte”. “Se davvero l’amministrazione ritiene però che il mercato non possa rientrare all’interno del centro storico – termina Martini – si individui allora una zona che garantisca connessione con realtà commerciali dei quartieri della periferia. Deve esser chiaro che la connessione con un territorio commercialmente attivo non è solo un vantaggio per quest’ultimo, ma un elemento essenziale per rendere appetibile il mercato stesso. Un mercato isolato in un parcheggio non serve a nessuno, mentre un mercato in simbiosi con un quartiere porterebbe vantaggi a entrambi”