Home I macellai toscani aderenti a Confcommercio in assemblea: focus su un settore in crescita

I macellai toscani aderenti a Confcommercio in assemblea: focus su un settore in crescita




Anche i macellai lucchesi hanno partecipato all’assemblea regionale di Federcarni Confcommercio Toscana, convocata nel cuore del Chianti a Villa Corsini.


Una giornata importante per la categoria, realizzata con il contributo di Greci, Inalca, Tenuta Sette Ponti, Criocabin, Gruppo Pluricart, Rational, Vannelli, Rossi ed Aromi Eurocoltellerie, che ha visto la presenza di ospiti illustri come il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella, insieme al direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, il presidente regionale di Federcarni Alberto Rossi. il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, il direttore di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti e la dietista Barbara Lapini.


L’appuntamento è servito a fare il punto sull’andamento del mercato e sulle ultime novità della professione, alla luce della rivoluzione digitale che sta interessando anche le macellerie tradizionali.


«Ci sono opportunità di crescita e soddisfazione anche per le nuove generazioni – sottolinea Gianfranco Pucci, presidente di Federcarni per Confcommercio Lucca & Massa Carrara – la professione del macellaio sta tornando di moda e si è modernizzata. Nei nostri banchi, si trovano piatti pronti a cuocere che richiedono creatività e attenzione ai valori nutrizionali, in cui la carne è solo uno degli ingredienti, insieme a formaggi e verdure. Alcune macellerie sono passate ad un ulteriore evoluzione affiancando all’attività di banco la ristorazione: si entra nel locale, si sceglie la carne e ci si siede a mangiarla. Così chi vuole può divertirsi sperimentando nuove specialità per i clienti». Sono oltre 100 le macellerie attive in provincia, attività che mantengono una forte fidelizzazione con il cliente.


«Cercando sempre più prodotti di alta qualità – chiude Pucci – oggi le persone scelgono cosa mangiare in maniera più ragionata. C’è attenzione e un forte no agli allevamenti intensivi, si mangia meno salumi ma più carne fresca». Secondo l’Osservatorio permanente sul Consumo Carni, in Italia il consumo annuale di carne si attesta intorno ai 79 chilogrammi a persona tra carne bianca, rossa e salumi. Nel 1960 era di 21 chilogrammi a testa in un anno. Da allora la crescita è stata quindi notevole. Tra i temi affrontanti in assemblea, la lotta alla carne sintetica. «Una battaglia per la salute e la sicurezza di tutti, per fortuna è stato messo un freno legislativo a questo pericolo».