Discoteche e circoli privati, l'intervento del presidente nazionale di Silb Confcommercio Maurizio Pasca"I recenti fatti di cronaca avvenuti ad Alatri e a Brescia, che hanno portato alla morte di due giovani ragazzi, ci rattristano profondamente. Siamo indignati di fronte a tanta violenza che mai si dovrebbe verificare, soprattutto in luoghi in cui le persone si recano per divertirsi”. Ad affermarlo è Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb, l'associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo aderente a Fipe Confcommercio.“Purtroppo - prosegue Pasca - ci rammarica dover constatare ancora una volta come crimini di questa portata abbiano avuto luogo nei pressi di circoli privati in cui venivano svolte attività commerciali con personale non qualificato e addetti alla sicurezza abusivi, diversamente da quanto avviene nelle discoteche e nei locali aderenti al nostro sindacato, sottoposti invece a rigidi controlli”.“Senza entrare nel merito delle indagini svolte in questi giorni dalle forze dell’ordine - insiste il presidente nazionale del Silb - desideriamo tuttavia prendere le distanze con forza da chi, senza cognizione di causa o più semplicemente per leggerezza, continua a definire “discoteche” dei locali privi di autorizzazioni al pubblico spettacolo e spesso non sicuri. Luoghi che tante volte il Silb stesso ha denunciato alle autorità competenti, spesso contribuendo alla loro chiusura. A differenza delle discoteche (disciplinate dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), queste “associazioni culturali”, spesso e volentieri aggirano tassazione e norme sulla sicurezza, avvalendosi di “buttafuori” improvvisati e privi dei requisiti previsti dal decreto ministeriale del 6 ottobre 2009, che obbliga tali addetti a un rigido esame e all’iscrizione presso l’albo prefettizio".“Con questo - conclude Pasca - non vogliamo dire che i locali con regolare registrazione siano esenti da spiacevoli episodi ma, laddove si verifichino, le forze dell’ordine sanno di poter contare su un sistema di rete e collaborazioni tra impresa e istituzioni ormai avviato da tempo, basato anche su protocolli d’intesa siglati con il Ministero dell’Interno. Inoltre, ci teniamo a precisare che la nostra associazione non ha nulla contro i circoli culturali “veri”, quelli che svolgono tutte le attività previste nello statuto e nei confronti dei propri soci. Ma è ormai divenuta improcrastinabile una pronta e adeguata azione nei confronti di quelli falsi o peggio abusivi”.