La crisi del commercio massese: una attenta e dettagliata analisi della presidente Cavazzini e del vicepresidente PierettiPrendono la parola Nadia Cavazzini, presidente provinciale di Confcommercio Massa Carrara, e Giuseppe Pieretti, vicepresidente provinciale nonché figura di riferimento dell’associazione per il territorio di Massa, per compiere una accurata analisi delle problematiche che investono il mondo del commercio massese. Spunto di partenza sono le recenti inchieste giornalistiche apparse negli ultimi giorni sulla stampa locale, che hanno messo in luce la spirale negativa di un tessuto commerciale costretto a registrare chiusure di attività, storiche e non“Gli aspetti da rimarcare – affermano Cavazzini e Pieretti – sono molti, come sempre quando ci si trova a parlare di un problema di questa portata. Al di là degli aspetti di carattere nazionale non c’è dubbio che vi siano diverse problematiche di natura locale”.“In primo luogo – proseguono la presidente e il vicepresidente provinciali di Confcommercio - l'appettibilita del nostro territorio: cosa fa questa città per risultare appetibile per l'utenza del commercio e allo stesso modo piazza prescelta da marchi, imprenditori ed aziende disposte ad investire aprendo nuovi negozi ed avviando attività e ridando appeal alla città? Non si può tacere l'inerzia della politica e degli amministratori che hanno governato questo territorio in questi ultimi 30 anni: troppi errori commessi e mancanza di visione lungimirante legata al territorio hanno prodotto danni incalcolabili che hanno desertificato commercio e turismo di una città. Pensiamo al piano del commercio e proseguiamo con il piano delle funzioni e il regolamento urbanistico e passando a rassegna con gli errori commessi nella realizzazione di parcheggi, insufficienti, senza ripensare alle scelte come quella della ztl che oggi più che mai sembra sia diventato un problema per il commercio mentre dovrebbe essere una risorsa oltre che una forte opportunità di rinascita per le tante attivita esistenti.La questione Ztl è collegata ad un grande dilemma, ovvero capire se essa possa rappresentare una opportunità da sfruttare oppure uno ostacolo per il settore del commercio: vorremmo sapere a proposito se sia mai stato predisposto uno studio dei flussi del traffico nella zona. È trascorso un periodo sufficiente affinché i nostri politici possano analizzare il cambiamento avvenuto in centro storico e affermare se questo abbia portato i benefici sperati o no e se siano invece opportune e necessarie modifiche affinché la ZTL non finisca per trascinare nel baratro il commercio del centro città. Capitolo regolamento urbanistico: Massa è una città che da 40 anni vive con un PRG che ha spremuto il territorio in maniera anacronistica, senza permettere la valorizzazione di alcune aree che avrebbero meritato investimenti importanti e nel contempo non ha spinto gli imprenditori locali ad investire nelle attività esistenti. La fine del procedimento legato al Regolamento Urbanistico dovrebbe rappresentare una risorsa a beneficio della città e non più un ostacolo per tutti coloro che potrebbero essere intenzionati a realizzare nuovi investimenti”."Entrando ancor più nello specifico – insistono Cavazzini e Pieretti -, è poi sotto gli occhi di tutti la situazione di piazza Aranci: un tempo fulcro centrale della città, vive oggi una fase di degrado e abbandono non solo commerciale, che la rende vuota e triste. Delle tante attività che vi operavano ne sono rimaste solo due o tre, assieme a qualche banca, il resto sono solo fondi- anche grandi come quelli della ex banca MPS- completamente vuoti e non illuminati: una situazione inaccettabile per la piazza principale di un centro storico. Il biglietto da visita di una città a vocazione turistica che si presenta in quella maniera spettrale non può essere davvero un attestato di buon governo per la nostra cittadinanza e questa tendenza va immediatamente invertita. Tutto questo, crediamo, dovrebbe essere oggetto di un approfondito studio concertato tra amministrazione comunale e associazioni di categoria come la nostra, che del mondo del commercio sono i principali interpreti e protagonisti. Purtroppo però – e non da oggi – a Massa siamo costretti a registrare il mancato coinvolgimento da parte del Comune degli addetti ai lavori: una assenza di concertazione che ha portato la politica lontano dai problemi della categoria, che registra oggi l’assenza di un piano del commercio, che non ha visto l’amministrazione – questa, ma anche le precedenti – tener conto dei devastanti effetti prodotti dalla crisi”.“Adesso – terminano Cavazzini e Pieretti – è ora di cambiare pagina e iniziare un nuovo percorso che veda coinvolti i commercianti nelle scelte strategiche della città. Confcommercio, naturalmente, è a piena disposizione per fornire il proprio contributo di idee ed esperienza, nella certezza che solo un percorso unito e condiviso possa produrre un rilancio reale del nostro settore e della città nel suo insieme”.