Contributi a fondo perduto per le imprese, partono le domande Fin dall'inizio dell'emergenza economica, che ha travolto in primo luogo le imprese del commercio e del turismo, Confcommercio ha esercitato una forte pressione presso il governo perché fossero riconosciuti agli imprenditori concreti aiuti economici commisurati al danno subito. L'Agenzia delle Entrate ha ora reso operativa la presentazione dell’istanza per richiedere ed ottenere il contributo a fondo perduto, previsto dal "Decreto Rilancio", fortemente sostenuto da Confcommercio. Il contributo a fondo perduto può essere richiesto dalle imprese, dalle partite IVA o dai titolari di reddito agrario, nonché dai soggetti titolari di redditi di lavoro autonomo iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago. Non possono, invece, fruire del “bonus” a fondo perduto i soggetti la cui attività risulta cessata alla data di presentazione della domanda. Per ottenere il contributo devono essere soddisfatti i seguenti requisiti: inizio dell’attività in data antecedente il 1° maggio 2020;ammontare di ricavi o compensi, nel 2019, non superiori a 5 milioni di euro;ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del mese di aprile 2019. Tuttavia, nel caso in cui il soggetto interessato abbia avviato la propria attività a partire dal 1° gennaio 2019, oppure per i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), ancora in emergenza al 31 gennaio 2020, il contributo spetta a prescindere dal calo del fatturato. L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, nel modo seguente: 20%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro;15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro;10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro. Viene comunque garantito un contributo minimo per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.