Contributi a fondo perduto e prescrizioni sostenibili per la riapertura: le richieste del commercio al centro del flash mob regionaleConto alla rovescia in vista della iniziativa di protesta regionale organizzata da Confcommercio Toscana in accordo con le varie associazioni provinciali – con Confcommercio Lucca Massa Carrara fra le prime ad attivarsi – per lunedì 4 maggio. La giornata prevede un grande flash mob che vedrà dalle 10,30 alle 13 l’apertura dei negozi di ogni genere, con la presenza all’interno del solo titolare. Nessun assembramento dunque, nessuna vendita, pieno rispetto delle regole igienico - sanitarie: solo un gesto simbolico per portare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla drammatica situazione che sta vivendo il mondo delle piccole e medie imprese. “Va da sé – afferma Confcommercio in una nota – che più saranno i commercianti aderenti e maggiore sarà il successo dell’iniziativa. In questi giorni non tutti sembrano aver compreso appieno le modalità e lo scopo della giornata: l’obiettivo è quello di far arrivare a tutti il disperato grido di aiuto di una categoria che con le sue centinaia di migliaia di aziende e i milioni di posti di lavoro che offre in tutta Italia, rappresenta il vero motore economico e sociale del nostro Paese. Un grido di aiuto che la nostra associazione ha già raccolto e fatto suo da settimane e che ha visto e vede Confcommercio in prima linea sin dall’inizio di questa emergenza senza precedenti con confronti continui con gli enti di ogni livello che vanno avanti da settimane, proposte e iniziative concrete come questa. Per questo è importante la partecipazione di tutti”. “Le richieste disperate che arrivano dai nostri imprenditori – prosegue la nota -, che l’iniziativa del 4 maggio intende mettere una volta di più in risalto sono nette e chiare e anche a tutti i prefetti toscani è stato chiesto di farsene interpreti col Governo. Servono subito finanziamenti a fondo perduto per consentire alle aziende di sopperire a due mesi di mancati incassi. Finanziamenti dal Governo che sopperiscano al niente registrato sinora in termini di aiuti economici, visto che in questi due mesi le richieste di pagamento hanno continuato ad arrivare, le utenze pure, i mutui bancari non sono stati bloccati, gli affitti dei fondi neppure e dal Governo è arrivata solo l’elemosina dei 600 euro”. “Oltre ai contributi a fondo perduto – insiste Confcommercio – i nostri imprenditori chiedono prescrizioni burocratiche e igienico sanitarie certe e sostenibili per la riapertura. Quelle ipotizzate finora sono complesse e inaccessibili dal punto di vista economico per ogni piccolo imprenditore. A queste condizioni, va detto a chiare lettere, riaprire sarebbe impossibile per moltissime aziende”. “Ecco perché – termina la nota – è importante che lunedì partecipi il maggior numero di imprenditori possibile”.