Home Confronto col Comune di Viareggio, non ci siamo: parla il direttore Confcommercio Pasquini

Confronto col Comune di Viareggio, non ci siamo: parla il direttore Confcommercio Pasquini

Prende la parola il direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara Rodolfo Pasquini, per esprimere alcune valutazioni sul rapporto instauratosi in questi anni fra l’associazione e l’amministrazione comunale.

“Durante la campagna elettorale del 2015 – afferma Pasquini – il sindaco Giorgio Del Ghingaro si era impegnato con Confcommercio a garantire, in caso di successo elettorale, un rapporto basato su un dialogo continuo da parte della futura amministrazione. Un impegno che faceva ben sperare, questo, visti i tanti e delicati temi che investono i settori del turismo e del commercio nella città di Viareggio, ma che però siamo costretti a rimarcare come sia stato disatteso dai fatti”.

“In questi ultimi anni – prosegue Pasquini – l’amministrazione comunale si è contraddistinta per una serie di incontri fissati e poi annullati e per una mancanza di confronto generale che ha generato e sta generando numerose problematiche ad oggi irrisolte, attorno alle quali aleggiano incertezze che provocano a loro volta confusione e preoccupazione fra i commercianti”.,

“Emblematica a tale riguardo – insiste il direttore Confcommercio – è la vicenda del Piazzone, il cui rilancio era stato indicato dall’amministrazione come un simbolo e un fiore all’occhiello di una città intenzionata a uscire quanto prima dal dissesto. Ad oggi, attorno a questa che è sempre stata per definizione l’area pulsante del commercio cittadino continuiamo a registrare ritardi e tanti punti interrogativi, senza che i diretti interessati e le associazioni di categoria che li rappresentano vengano minimamente coinvolti. Da parte nostra intendiamo lanciare all’amministrazione comunale un segnale chiaro: questa mancanza di dialogo non va bene. Non funziona. E danneggia – questo è quanto sta a cuore a noi – il comparto turistico commerciale”.

“Per questa ragione – termina Pasquini – auspichiamo una rapida inversione di tendenza e di metodo, rimanendo naturalmente a disposizione per un confronto costruttivo sulle tante questioni che investono il nostro mondo”.