“Basta vandalismi notturni negli stabilimenti balneari”: Sib Confcommercio chiede la chiusura dei varchi a mare«Siamo stanchi di essere ostaggi di bande di ragazzi che la notte, in preda all’euforia, mettono a soqquadro gli stabilimenti della Versilia». Pier Francesco Pardini, presidente del Sib Confcommercio province di Lucca e Massa Carrara, si fa portavoce del nervosismo che attanaglia gli operatori del settore anche alla luce degli ultimi episodi di vandalismo avvenuti lo scorso week end.«In tutti gli incontri istituzionali che stiamo avendo in questo periodo, da ultimo con il senatore Mallegni, poniamo con forza il problema legato alla sicurezza nelle ore notturne, soprattutto in prossimità degli orari dei chiusura dei locali, quando bande di ragazzotti si riversano sulla spiaggia: non si parla di microcriminalità ma di atti di vandalismo: è frustrante arrivare la mattina e trovare bidoni rovesciati, tende strappate, attrezzature rotte e altre brutte sorprese, che ci costringono ogni giorno a dover rimediare.In tanti abbiamo provato ad autotassarci per usufruire della vigilanza privata ma il territorio da controllare è molto vasto: le Forze dell’Ordine fanno quello che possono e ci sarebbe quindi bisogno di un intervento più deciso delle amministrazioni comunali, attraverso la Polizia municipale anche solo relativamente ai mesi estivi.Come categoria siamo a disposizione per un piano di concertazione con i singoli enti locali, perché capiamo che non sia una cosa semplice ma il livello di frustrazione dovuto a queste scorribande è arrivato al limite e c’è necessità di mettere in campo tutte le risorse possibili.Il primo passo è quello della chiusura notturna dei varchi a mare proprio per impedire l’accesso alla spiaggia ai gruppi di malintenzionati, inoltre sarebbe opportuna l’installazione di videocamere ed il passaggio di pattuglie di controllo sul lungomare. Noi facciamo la nostra parte ma chiediamo aiuto ai Comuni che ci sostengano concretamente perché l’esigenza di maggior sicurezza riguarda tutti, dai singoli cittadini alle varie categorie economiche coinvolte».