Home Attenzione alle comunicazioni ingannevoli: “Casellario Unico delle Imprese” e “Portale Imprese Srl”

Attenzione alle comunicazioni ingannevoli: “Casellario Unico delle Imprese” e “Portale Imprese Srl”

ATTENZIONE!


Segnaliamo a tutti i ns associati che sta girando nuovamente il bollettino del “Casellario Unico delle Imprese” che prevede il versamento di € 298,00 fondamentalmente per un servizio che NON è obbligatorio e contribuisce a creare solamente confusione alle imprese soggete invece ai versamenti obbligatori come quelli dovuti alle Camere di Commercio territoriali. Confcommercio Lucca e Massa Carrara, mette in guardia i propri imprenditori da questa e da altre pubblicità ingannevoli che purtroppo continuano ad arrivare e che inducono all’ errore numerose aziende del territorio.

Invitiamo pertanto a contattare nel dubbio i ns uffici al tel. 0583-473120 o scrivere per mail a: info@confcommercio.lu.it, per poter ricevere tutte le informazioni a riguardo.

Vi preghiamo inoltre di leggere l’articolo di cui sotto, pubblicato dall’ autorità garante della concorrenza e del mercato, il quale addirittura ha già provveduto a sanzionare questi sistemi più o meno noti per avere violato a più riprese gli articoli del Codice del Consumo:


Con i provvedimenti n. 26336 e n. 26337, entrambi pubblicati nel Bollettino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato n. 3 del 30 gennaio 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha irrogato, al Sig. Di Stadio Antonio, titolare dell’impresa individuale “Casellario Unico Telematico Imprese di Di Stadio Antonio” e alla società “Portale imprese S.r.l.”. rispettivamente, una sanzione amministrativa pecuniaria di 50.000,00 euro e di 120.000,00 euro per la violazione del disposto di cui agli articoli 20, 24, 25, comma 1, lettera d), e 26, comma 1, lettera f), del Codice del Consumo.
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Entrambe le imprese (“Casellario Unico” e “Portale imprese S.r.l.”) gestiscono un proprio portale multimediale accessibile tramite appositi siti Internet nei quali è inserito, tra l’altro, un database contenente alcuni dati relativi ad imprese attive in Italia, che i professionisti raccolgono mediante l’attuazione di un sistema di promozione finalizzato alla vendita di spazi pubblicitari a pagamento tramite invio di specifiche comunicazioni comprensive di bollettini di pagamento precompilati.
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La pratica commerciale posta in essere da entrambe le imprese consiste nell’aver iscritto, unilateralmente e a loro insaputa, i dati aziendali di imprese italiane in un database – presente online sui citati siti internet – al solo fine di promuovere un abbonamento a pagamento ad un servizio di promozione delle principali informazioni aziendali via internet.
Sulla base di quanto evidenziato in varie richieste di intervento pervenute da parte di alcune Camere di Commercio (Venezia Rovigo Delta Lagunare, Firenze), del Codacons Marche nonché di alcune imprese, è emerso l’invio a numerose imprese di piccola e media dimensione localizzate in diverse Regioni italiane di uno stampato che include anche un bollettino postale precompilato, che reca vari dati precompilati afferenti la denominazione sociale e l’indirizzo della sede dell’impresa destinataria, il relativo codice fiscal e o partita IVA, l’importo da versare (il primo di 298,29 euro, il secondo di 268,40 euro) e la “scadenza” entro cui effettuare tale versamento con relativa data, indicata con caratteri grafici in grassetto, specifica per ogni impresa contattata.
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Da precisare che il pagamento degli importi appena citati non è, in alcun modo, correlato con il versamento del diritto camerale annuale o di altro importo preteso da una Pubblica Amministrazione, avendo il solo scopo di promuovere l’acquisto di uno spazio pubblicitario sul portale multimediale del professionista, dove l’account della microimpresa viene inserito all’interno della banca dati telematica presente nella sezione “Iscritti” del sito Internet.
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L’invio della comunicazione commerciale in questione avviene sempre successivamente all’iscrizione o annotazione nel Registro delle imprese e, dunque, a imprese consapevoli di dover assolvere ad obblighi anche di natura pecuniaria in favore della competente Camera di Commercio.
La sua ricezione non richiesta e inattesa da parte delle imprese destinatarie, nel particolare frangente temporale di cui si tratta, ossia immediatamente dopo l’iscrizione al Registro delle imprese – osserva l’AGCM – “è un elemento su cui il professionista fa leva per condizionarne indebitamente il processo decisionale delle imprese stesse”.
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Tali caratteristiche inducono le imprese a ritenere che il versamento dell’importo indicato nel bollettino ha per le imprese destinatarie carattere di adempimento obbligatorio, sicché tali imprese sono indebitamente portate a pagare l’importo richiesto al fine di non incorrere in eventuali conseguenze connesse all’inadempimento.
Le specifiche modalità impiegate da entrambe le imprese per promuovere la proposta commerciale di cui trattasi, ostacolano inoltre l’esercizio del diritto di recesso, in quanto la tecnica di instaurazione del rapporto contrattuale impedisce alle microimprese di avvalersi di tale diritto.
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Alla luce dunque di quanto sin qui esposto l’espediente dell’invio della comunicazione commerciale, inattesa e non richiesta, a seguito della recente iscrizione nel Registro delle imprese da parte di soggetti imprenditoriali di nuova costituzione, con le modalità e la tempistica concretamente utilizzati dal professionista per promuovere l’offerta del proprio servizio in abbonamento annuale, costituisce il fattore centrale per addivenire all’indebito condizionamento del processo decisionale delle imprese destinatarie della proposta commerciale, integrando una violazione degli articoli 20, 24 e 25 del Codice del Consumo.

Guarda l'Esempio di Bollettino del Casellario Unico delle Imprese
 

Questo sotto invece è un chiarimento riportato sul sito della Camera di Commercio di Reggio Emilia sulla vicenda del Casellario Unico delle Imprese:
“A seguito di varie segnalazioni pervenuteci, si segnala che il bollettino sottoriportato è relativo a proposte commerciale di servizi “pubblicitari” e le Camere di commercio sono del tutto estranee a questa iniziativa; tali iniziative NON riguardano nessun adempimento della Camera di Commercio, il loro pagamento NON è obbligatorio e il pagamento di questo bollettino NON SOSTITUISCE in alcun modo il pagamento del diritto camerale dovuto per legge.”