Accordo fra Comune di Lucca e Airbnb, parere negativo di Bonino (presidente del sindacato albergatori)Non piace a Pietro Bonino, presidente del sindacato albergatori Confcommercio Lucca, l’intesa siglata fra Comune e Airbnb per garantire il pagamento della tassa di soggiorno da parte di tutte le strutture che aderiscono al celebre portale online. “A nostro avviso – afferma Bonino – si tratta, in primo luogo, di un accordo parziale, perché se è vero che fra i portali online che si occupano di affitti ai turisti di strutture private Airbnb è senz’altro il più importante, è altrettanto vero che la vastità dell’offerta su internet da parte di siti specializzati è tale che non si può pensare in questo modo di aver eliminato il problema del sommerso”.“Cosa ben più importante – prosegue il presidente del sindacato albergatori –, questo accordo è stato preceduto da una richiesta di Airbnb al Comune – richiesta accolta – di parificare il numero di notti sottoposte a tassa di soggiorno per ciascun cliente nel corso dell’anno. Sinora, infatti, l’imposta era prevista per una sola notte nei cosiddetti sei mesi invernali e per un massimo di 3 notti in quelli estivi: adesso invece il tetto è stato portato a 3 notti anche nel periodo invernale. Morale della favola: ad Airbnb e alle strutture che lavorano con il portale cambia poco o nulla, perché il bacino di utenza è formato in larga prevalenza da turisti che si muovono durante l’alta stagione, mentre hotel e alberghi tradizionali, che lavorano anche d’inverno soprattutto con persone che si spostano per motivi di lavoro, sono penalizzati dall’aumento della tariffa, l’ennesimo per gli imprenditori che lavorano a vario titolo nel comparto turistico e che in precedenza ha riguardato, sempre senza concertazione con le categorie coinvolte, la tariffa sui rifiuti, quella sull’Imu e infine quella del suolo pubblico”.“Ricordiamo infine – termina Bonino – come quella di soggiorno fosse stata presentata ai tempi in cui fu introdotta come una tassa di scopo, i cui proventi sarebbero dovuti essere reinvestiti in ambito di promozione turistica. Fatto, questo, che sinora è stato in larga parte disatteso”.